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ANTONIO SALINARI

DAL 4 AL 13 APRILE 2016

MOSTRA PERSONALE

“RESTITUIRE LA VITA E L’ANIMA ALLA MATERIA”

MOSTRA, CATALOGO E PRESENTAZIONE CRITICA A CURA DI MONIA MALINPENSA

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DOXADOXA

“RESTITUIRE LA VITA E L’ANIMA ALLA MATERIA”

In una totale armonia con la natura si racconta l’operare dell’artista Antonio Salinari; nel suo lavoro ben visibile e tattile, si individua in primo piano una costruzione meticolosa ed impegnativa che, costantemente interiorizzata da un profondo pensiero filosofico, sociale e culturale, si potenzia in un percorso di forte vitalità manuale e creativa ed in una ricerca di grande impatto. Egli, in una continuità di sperimentazione pura ed autonoma, è capace di suscitare un contesto narrativo d’autentica analisi che si amplia in quattro fasi e che documenta l’intero suo iter. Ed ecco le fasi della sperimentazione, della testimonianza, della proposta di valori e della ricerca della stabilità da cui risuona un proprio vissuto che ci invita alla riflessione. Il legame tra passato e presente lascia traccia di memoria e caratterizza l’opera di una singolare suggestività e di una notevole funzione della forma sia simbolica che metaforica. Emergono dall’operato del Salinari una scala di valori elevati e sinceri che si librano in una dimensione emotiva e spirituale di particolare rilievo. Il versante dell’invenzione, il connubio tra la tecnologia e l’esistenza umana, ed il rispetto per l’ecosistema evidenziano una contemporaneità emozionante ed interessante da seguire attentamente. La bellezza della materia, essenza sublime, si orienta in un flusso creativo e fantasioso di particolare abilità dove stile ed eleganza si evolvono magistrali. Prende vita da “Verità precarie” l’opera “Angelus Novus ” in cui la concretezza dell’impianto tecnico-formale -, i giochi volumetrici dei frammenti modulari, scomponibili e ricomponibili tra loro, e l’innovazione della figura intercambiabile si muovono a seconda dello stato d’animo. Il fascino dell’elemento naturale del legno, espresso con varie forme dinamiche mai statiche, evidenzia un sistema funzionale e strutturale ingegnoso che gioca sulla composizione e scomposizione della figura in una discorsività scenico – ambientale di attenta comunicativa. Il piacere qualitativo della rappresentazione e l’utilizzo del legno, nobile e rinnovabile, si fondono l’uno all’altro in un cammino inconfondibile fatto di forza, valori e di una materialità magica ed entusiasmante. Il dialogo, che egli stesso instaura con la materia, è di immediata identificazione; la purezza del legno, con il suo profumo intenso e genuino che interpreta la vita di oggi e quella passata, è capace di coinvolgere vari aspetti simbolici, morali, sociali e culturali che coinvolgono profondamente il lettore. L’intenzione da parte del Salinari è soprattutto quella di evidenziare i valori perduti da parte dell’uomo e lo fa con un suo autonomo sperimentalismo altamente ideativo e fortemente umanistico. La validità tecnica, sapientemente elaborata, crea un’esperienza sensoriale e tattile del tutto unica mentre la ricerca complessa nel recupero di vari materiali da lui usati quali legni, acciaio, juta, plexiglass, pietra e filati, ed il loro assemblaggio, forma una linea armonica di pensiero e di modernità espressiva unica, tanto da infondere all’opera un’energia non comune. Disegno, fotografia, scultura, arazzi in 3-D, ricami, illuminazione, gioco e arredamento dialogano in un’ illustrativa ricca di identità e di ritmo compositivo, sia per l’accostamento dei materiali che per la loro notevole rappresentatività. Nelle opere scultoree “ Icarus”, “ Musae” e il “ Volo” troviamo un perfetto equilibrio tra i pieni e i vuoti dove la ritmica imponente dei volumi e le superfici lisce e ben modellate del legno rivelano un proprio impianto formale ed una capacità di rara sintesi. Le sue opere, che appaiono ambientate ed inserite in diverse tematiche dal sociale al concetto di bellezza universale dell’opera stessa, si materializzano in un percorso assolutamente ricco di personalità sempre caratterizzato da una forte spiritualità e da analisi continua della realtà. E’ un linguaggio, quello del Salinari, che va al di là della rappresentazione visivo estetica; nel suo iter si muovono figure nuove come “ i Guardiani del giardino”, che lasciano il segno nella terra e che, dense di effetti mosaici, si animano di fantasia, di movimento e di rinnovata creatività. C’è un potere liberatorio nella rappresentazione scultorea del Salinari; egli, instancabile sperimentatore, lavora con entusiasmo il legno in un processo esistenziale- culturale che lo distingue. Nell’opera intitolata “ Paradosso sospeso”, tratto da “Idee senza ombre” , l’artista fa rivivere la materia con un flusso vitalistico e con un’originalità senza imitazioni, in un’unità affascinante di vibrazioni e luci dove l’essenza dello spazio scenografico crea una molteplicità di effetti emozionali. In una splendida sequenza di stile e di rigore il legno vive in tutta la sua identità di una costruzione idealistica, analitica e manualistica di incisiva formulazione in cui si riconoscono gli autentici valori sia artistici che umani tradotti in opera d’arte. Il piacere di raccontare e di raccontarsi è senza dubbio fondamentale per il Salinari. Nasce attorno al suo operare un sentimento vero, capace di muovere l’animo dello spettatore; punto di forza dell’artista.Ed è così che il Salinari mette a nudo varie prospettive della realtà, arrivando a toccare anche l’aspetto dell’arredamento con la serie “ Doxa” in cui si riconosce appieno la genialità; egli elabora con sapiente maestria vari legni con capacità tecnica e con un’evoluzione stilistica d’immagine assolutamente originale. La sintesi e la versatilità della materia ruotano costantemente intorno al suo iter determinandone una carica fondamentale di sensazioni e di vissuto dalla notevole valenza sentimentale. L’ultima fase di ricerca della stabilità, espressa sul concetto di bellezza secondo la concezione greco- antica, esalta una resa formale di rara suggestione che brilla di una tangibile innovazione e di una acuta sensibilità. La “Multiessenza”, simbolo per l’artista della bellezza e della materia, si inserisce in un impianto di grande potenza comunicativa che sviluppa ricorrenti riferimenti umani e contenuti psicologici di notevole significazione. Il legame e la conoscenza profonda con la materia, che il Salinari rivela di continuo nell’opera, segnano una ricerca di alto livello. L’artista Antonio Salinari porta avanti il suo percorso in piena libertà di espressione e lo fa con una modalità di elaborazione estremamente personale, indirizzandolo sempre verso un messaggio altamente simbolico. Interagisce nell’opera un risultato finale mai casuale, plasmato di un’operatività di qualità ,di professionalità e di tecnica evidente. In tale processo creativo nasce l’opera del Salinari, con una ricerca ottica e tattile dinamica in continua evoluzione, spinta da una partecipazione emotiva profonda, di primaria importanza per l’artista. Vive all’interno di ogni sua rappresentazione l’ incontro con la natura da cui traspare un’emozione di ampio respiro ed un pensiero profondo che restituisce la vita e l’anima alla materia.

Monia Malinpensa 

            Titolare e Direttrice della Galleria d’Arte La Telaccia by Malinpensa